Francesco Amico - Musicoterapeuta

Francesco Amico - Musicoterapeuta

Leo è un bambino affetto da tetraparesi spastica, ritardo cognitivo grave, epilessia, ipovisione e cardiopatia.

Dopo 35 anni di lavoro nel campo della musicoterapia, ancora mi stupisco quando mi trovo davanti a un bambino che sorride pieno di gioia in risposta allo stimolo sonoro che gli ho procurato.

Niente di particolare si direbbe, tutti i bambini apprezzano il gioco con i suoni, la musica, gli strumentini.
Ma Leo non è un bambino come gli altri.

Leo ha un rapporto sensoriale con il mondo esterno senza tutte quelle facilitazioni che hanno comunemente gli altri bambini.  Eppure nel contesto del “setting musicoterapico” la sua espressione cambia, sorride spesso, il suo tono muscolare è meno teso, con il viso è alla continua ricerca della fonte sonora, esprime delle preferenze per esempio con il suono delle campanelle e del pianoforte, insomma si relaziona.

Come Leo ci sono decine di altri bambini che riempiono le mie giornate e il mio lavoro di stupore e allo stesso tempo di gratitudine, perché attraverso il rapporto con loro sperimento la grande potenza della musica nel favorire la relazione. Certo, le situazioni sono spesso difficili, dolorose, piene di incognite, ma nel vedere queste vite che si aprono al mondo, ritrovo il vero significato e la portata del mio quotidiano.